Filosofo inglese. Dal 1968 professore
di Metafisica all'università di Oxford, nella sua speculazione
studiò principalmente temi di filosofia del linguaggio, affermandosi come
uno degli esponenti di spicco della scuola di Oxford. I suoi contributi
più rilevanti rimandano alla nozione di
metafisica descrittiva,
che egli introdusse in
Individui. Saggio di metafisica descrittiva (1959)
per connotare un tipo di indagine filosofica che punta a esplicitare e a
descrivere in maniera logicamente articolata gli aspetti strutturali
dell'apparato concettuale umano. Di assoluto valore è anche l'opera
Introduzione alla teoria logica (1952), in cui
S. elaborò
una critica della teoria delle descrizioni di B. Russell con l'introduzione
della distinzione tra
enunciato, che può essere significante o non
significante, e
asserzione, che può essere vera o falsa; egli,
inoltre, riformulò la teoria della verità come corrispondenza,
mettendo in luce la dimensione del consenso nell'attribuzione del valore di
verità e analizzò approfonditamente il rapporto tra logica formale
e logica del discorso, evidenziando la flessibilità della logica
ordinaria. Di
S. si ricordano anche:
Analisi,
scienza e
metafisica (1962);
Saggio sulla Critica della ragion pura (1966);
Scritti logico-linguistici (1971);
Soggetto e predicato in logica e in
grammatica (1974);
Scetticismo e naturalismo (1985);
Analisi e
metafisica (1992) (Londra 1919 - Oxford 2006).